lunedì 3 maggio 2010

It's only me

Tony Miles "It's only me"- ed. Batsford


Quella che è per tutti, l'autobiografia ufficiale del compianto Tony Miles, è in realtà qualcosa di più: un libro di partite, interviste, racconti e punti di vista, assemblato dal giornalista Geoff Lawton con la complicità dello stesso Miles e poi pubblicato dopo la sua morte, avvenuta nel novembre 2001.
Accade così che l'eccentrico ma geniale GM inglese spiega al lettore le sue partite ed il suo percorso con disarmante semplicità , ora portandolo fra le scacchiere del torneo di Tilburg o di Las Palmas , ora spiazzandolo con le sue originali opinioni esternate a ruota libera, senza peli sulla lingua, con il tono concreto e tagliente che è tipico dei britannici. Si, perché Miles era esattamente questo, un vero GM dal talento immenso ed assoluto ed un uomo agli antipodi del cd "politically correct" che va tanto di moda anche fra gli scacchisti : un uomo capace di autoironia , che per spiegare il fallimento del suo matrimonio lo paragona ad un finale di alfieri di colore contrario, ma anche di pungente ed irriverente sarcasmo, come quando ribattezza "Forrest Gump" il connazionale Nigel Short. "Non è vero che non ci parliamo: è lui che non ha mai cose intelligenti da dire." Questo è stato Tony Miles, arguto e geniale, campione vero, ma anche fragile nei suoi crolli nervosi e nella sua parabola umana che lo ha portato alla prematura scomparsa. In mezzo, fra le pagine , partite , partite e partite, "raccontate" più che commentate, al punto che per gustarsi bene il libro bisognerebbe leggerlo in qualche pub, con la guinness sempre a portata e l'illusione di ascoltare il grande Tony che analizza alla cieca tra un sorso e l'altro.
Resta un mistero: It's only me.. perché? Ma perché è l'anagramma di Tony Miles ed uno dei suoi nick sulla piattaforma di gioco on line di ICC. Tutto qui? No, forse no. Perchè Miles, uno che capiva di scacchi e che per primo pronosticò ad Anand un futuro da campione del mondo, faceva parte di quell'Inghilterra profonda che vive fra le fabbriche ed i pub, che è pragmatica, scettica e profondamente laica. Ecco perché, non casualmente, quell'anagramma, "It's only me", è anche il verso di una delle più famose canzoni dei mitici Jethro Tull , il gruppo che incideva per quella stessa casa discografica (Chrysalis) che da alcuni anni ha rilevato la Batsford aggiungendo le caratteristiche ali di farfalla al tradizionale logo.
Strano come a volte le coincidenze possono diventare intriganti, vero? ...se sono coincidenze! " I don't believe you know I was John Silver !!": ed il pirata Tony Miles , con il nero, rispose 1...a6 all'apertura di Karpov, battendolo. Aqualong my friend,don't you star away uneasy....



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